Le porte moderne

I nostri consigli per scegliere la porta filomuro più adatta

Come scegliere una porta filomuro per casa? Ecco qui una guida completa per conoscerne le caratteristiche.

di Redazione

21 settembre 2020

Porta collezione Venezia Bertolotto

Porta filomuro a battente o scorrevole

Le porte raso muro sono molto apprezzate per la loro estetica ricercata ed evoluta che le trasforma in veri e propri elementi d’arredo, capaci di definire il mood della casa.
Una delle possibilità che abbiamo con questo tipo di porte è decidere il tipo di apertura, in base alle esigenze d’arredo e allo spazio a disposizione. I più utilizzati sono: a battente e scorrevole.
Vediamo le caratteristiche di entrambe le soluzioni:

  • filomuro a battente: è il tipo di apertura classico, a spingere o a tirare, verso destra o sinistra. Le cerniere a scomparsa permettono la perfetta e silenziosa movimentazione del pannello. L’ingombro dell’anta all’interno della stanza va calcolato in termini di spazio disponibile e di distribuzione degli arredi. Il montaggio è semplice e non necessita di particolari lavori edili. La maniglia è l’unico elemento percepibile, in quanto la porta per definizione è priva di cornici e altre finiture esterne. La dimensione dell’anta può essere sia standard che a tutt’altezza, oltre che ideata su misura per realizzare particolari progetti d’interior design;
  • raso muro scorrevole a scomparsa (a una o a due ante): una soluzione estremamente minimale e mimetica, che permette di far svanire l’anta all’interno del muro. Una volta aperta, la porta, priva di coprifili e stipiti, lascia la parete completamente libera da qualsiasi elemento tecnico e i due ambienti (prima separati) diventano integralmente comunicanti. L’installazione necessita dell’inserimento di un apposito e brevettato controtelaio all’interno del muro e obbliga quindi ad interventi edilizi per predisporre la parete allo scorrimento del pannello. Non sempre questa soluzione è adottabile, vedi il caso di vincoli strutturali o impiantistici che ne impediscono la realizzazione. La movimentazione dell’anta avviene per mezzo di un altrettanto essenziale nottolino, da scegliere nell’estetica in base ai desiderata.

E a proposito di completa mimesi e ricercata essenzialità proponiamo nell’immagine dal catalogo Walldoor di Bertolotto la porta filomuro scorrevole collezione Venezia pantografato con boiserie personalizzata, realizzata nella finitura laccato bianco, capace di dar vita ad un progetto d’arredo integrato e di ampio respiro che abbraccia l’intera parete.

Porta filomuro invisibile o in evidenza rispetto alla parete

Qual è l’obiettivo del vostro progetto d’arredo? Utilizzare le porte come elementi leggeri, quasi invisibili, o renderle protagoniste della stanza conferendo loro una personalità distintiva?
Si tratta di due soluzioni agli antipodi, che possono essere entrambe realizzate adottando porte filomuro di ultima generazione.
Andiamo a carpirne potenzialità e caratteristiche:

  • invisibili: l’assenza di cerniere e cornici agevola il mimetismo dell’anta che si fonde completamente col muro scomparendo. Questa soluzione può essere adottata quando lo spazio abitativo ha una geometria irregolare che si desidera equilibrare; quando convivono su un’unica parete più porte, una vicina all’altra, che “disturbano” visivamente l’armonia dell’ambiente; quando il vano che deve essere collegato è uno spazio di servizio che non si vuole evidenziare. Ecco alcuni contesti in cui il mimetismo del raso muro gioca a nostro vantaggio. L’anta per integrarsi al meglio può essere tinteggiata nella stessa nuance del muro o essere rivestita con carta da parati al pari della parete, oppure può essere realizzata in legno e avere lo stesso disegno della boiserie che veste il muro;
  • in evidenza: discontinuità, carattere, oggetto di design, la porta si mostra in tutta la sua architettonica bellezza. La mancanza di stipiti e coprifili enfatizza lo stile unico di materiali, finiture e colori dell’anta, la quale si fa protagonista. In questo caso le sue caratteristiche estetiche vanno bilanciate per assonanza o per contrasto con quelle dei mobili presenti, essendo anch’essa elemento d’arredo. Le possibilità decorative sono pressoché infinite: vetro, metallo, legno, carta da parati.

Un esempio? La porta Inside Unik filomuro modello Dakota di Bertolotto, dal catalogo Sistemi di Design (in foto): una porta realizzata con una griglia in alluminio di listelli orizzontali fitti e ritmati, dotata di una particolare maniglia verticale, perfettamente integrata nella struttura dell’anta (dimensioni massime 150x300 cm).

Quali materiali scegliere per le porte filomuro

Non esiste un materiale migliore degli altri quando si scelgono le porte per interni, tutto dipende dalla funzione che assumono questi preziosi elementi di passaggio. Nella fase progettuale va definito tutto in modo molto accurato, senza tralasciare il minimo dettaglio, soprattutto quando si parla di porte a filo parete.
Queste possono essere realizzate con diverse finiture, vediamole assieme:

  • intonacate: vengono acquistate allo stato grezzo e devono essere rifinite sul posto. Nascono per essere tinteggiate (nella stessa tonalità della parete, nella maggior parte dei casi) o per essere rivestite con carta da parati. Sono perfette per gli spazi di servizio e gli ambienti secondari;
  • in legno (soprattutto nobilitato), nelle finiture: laccato (lucido o opaco), in essenza, materico. Si tratta di una soluzione classica, perfetta per integrarsi in un contesto in cui ci sono anche altre porte di tipo tradizionale, realizzate nello stesso materiale. Il risultato finale sarà decisamente armonioso;
  • in vetro: infinite sono le potenzialità di questo materiale, che permette alta resa estetica, luminosità e trasparenza. Le finiture disponibili spaziano dal cristallo laccato colorato a quello fumé o satinato, da quello trasparente extrachiaro a quello a specchio o metallizzato. Si tratta di una scelta audace e ricercata;
  • in metallo: al vetro può essere unito un telaio metallico che ne ritma e ne perimetra il disegno, massimizzando la resistenza dell’anta. La struttura, solitamente alluminio, è disponibile solitamente nelle finiture: bianco, nero, oro, alluminio, bronzo e ruggine, per conferire un aspetto ruvido e vintage, oppure glamour ed elegante all’apertura. Queste soluzioni sono perfette per porte filomuro a doppia anta.

Tra le più belle proposte firmate Bertolotto abbiamo scelto la porta a raso parete a tutt'altezza in cristallo laccato Grigio Nuvola con telaio in alluminio e apertura a battente della collezione Sistemi di Design.

Tutti i vantaggi di una porta filomuro

Perché acquistare porte filo muro? Quando risulta vincente tale scelta?
Concludiamo questa piccola guida scoprendo tutti i vantaggi di questa categoria di porte da interno dando anche qualche utile consiglio d’arredo per scegliere il modello raso muro più adatto alla propria casa:

  • pulizia formale e minimalismo: il loro mimetismo, dato dalla complanarità tra anta e parete e dall’assenza di cornici e cerniere a vista, dà vita ad un ambiente essenziale e pulito, privo di ogni inutile superfetazione. Si consiglia in questo caso l’uso di modelli tinteggiabili;
  • grande potere espressivo: la mimesi permette poi di decorare l’intera parete (porta compresa) con qualsiasi tipo di rivestimento (carta da parati, pannelli in legno, in metallo, ecc.), esaltando così ogni progetto decor;
  • continuità spaziale: le versioni scorrevoli interno muro, soprattutto nelle varianti più ampie a doppia anta, danno modo di connettere senza ostacoli visivi e fisici due ambienti adiacenti e di dividerli con estrema eleganza. I modelli in vetro sono i più adatti nelle zone giorno openspace per dividere senza separare;
  • flessibilità d’uso: in commercio esistono kit di montaggio ideati sia per pareti in muratura che per muri in cartongesso, così da avere massima libertà nella scelta della miglior soluzione per il proprio progetto di ristrutturazione;
  • continuità visiva: nicchie, cavedi, dispense, antiestetici vani tecnici possono essere magistralmente celati da ante filo parete di ogni dimensione (realizzate su misura), con apertura a pressione che non necessita di maniglie. L’imperfezione muraria creata da tali elementi di servizio svanirà così completamente.

Riportiamo in foto una soluzione di questo ultimo tipo: il vano sottoscale è mascherato dall’essenziale anta a filo muro della collezione Walldoor di Bertolotto. Si tratta della linea Nicchie Walldoor: il sistema di chiusura per vani tecnici di piccole dimensioni, costituito da 4 elementi: anta, cerniere, telaio incassato e chiusura push-pull, per donare massima continuità cromatica e materica.

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