Serratura porta blindata: quale scegliere
La serratura è l’elemento più importante della porta blindata e, proprio per questo, la scelta deve essere valutata con cognizione di causa. Partendo dal presupposto che nessuna serratura risulta inespugnabile al 100 per cento, è fuor di dubbio che le migliori danno parecchio filo da torcere anche ai ladri più abili ed esperti, al punto da spingerli a desistere. La serratura a doppia mappa (quella associata a una chiave col gambo lungo e due alette segmentate alla base, per intenderci) rappresenta la soluzione più tradizionale ma appare sempre meno gettonata perché non è difficile forzarla tramite il cosiddetto grimaldello bulgaro: inserito nella serratura, infatti, quest’ultimo consente di ricostruire la forma della chiave originale. D’altra parte, esistono serrature a doppia mappa di nuova generazione dotate di sistemi di protezione (in particolare di dentini irregolari, più difficili da duplicare) proprio contro il grimaldello bulgaro, ma non possiamo comunque parlare di un alto livello di sicurezza. C’è poi la serratura a tripla mappa Omega, ideata e brevettata dalla Mul-T-Lock: nella toppa si trova un sottile foro di entrata della chiave e quest’ultima presenta 3 alette su 3 lati della chiave, composte da intagli piccoli e irregolari. La riproduzione è tutt’altro che facile. Comunque sia, la serratura più diffusa è sicuramente il cilindro europeo. La chiave corrispondente è piatta, punzonata e ha le dimensioni di una chiave comune, il che significa che la serratura ha dimensioni ridotte e quindi risulta più difficile da forzare. Esistono diversi tipi di cilindri europei: i migliori sono quelli con perni anti-sondaggio, corpo e rotore con protezione anti trapano e barra centrale antistrappo. In foto una serratura della serie 85 di Mottura con spessore 25 mm, chiusura automatica o fermo giorno, sblocco rapido dall'interno azionato da maniglia e cilindro di sicurezza Champions a profilo europeo.
Defender magnetico per porta blindata
Un’evoluzione delle serrature a cilindro europeo è rappresentata dalle serrature antistrappo, definite anche antishock e caratterizzate da una protezione in acciaio che le riveste all’interno formando un blocco unico e molto resistente: in questo modo è davvero difficile, per gli eventuali scassinatori, manometterlo e/o estrarlo. Per aumentare il livello di sicurezza, molto utilizzato è il defender magnetico (altrimenti detto “rosetta di sicurezza”), una sorta di borchia in acciaio, antitrapano e antistrappo, che viene montata sulla serratura e bloccata da viti passanti soltanto dall’interno; ciò significa che nessun fissaggio può essere preso di mira dall’esterno. Stiamo quindi parlando di una versione più efficace del defender classico: la chiave magnetica, infatti, sblocca la finestrella per la chiave del cilindro europeo soltanto tramite una combinazione di rotori con magneti. Questa stessa chiave magnetica, associata a oltre seimila differenti combinazioni, deve essere collocata sul defender, il quale a sua volta deve essere ruotato di 180 gradi per essere chiuso oppure aperto. In altre parole, per aprire la porta blindata, bisogna prima girare il defender e poi inserire la chiave nel cilindro. Tale sistema protegge anche da tentativi di effrazione effettuati con l’utilizzo di prodotti che bloccano le serrature, per esempio le colle. Alcuni defender sono dotati di una card con codice segreto: diventa impossibile, così, duplicare la chiave magnetica. In foto il defender magnetico Key Protector di Di.Bi.. Disponibile in diverse finiture, è appunto dotato di card con codice.
Serrature elettriche per porte blindate
In commercio sono reperibili anche numerose serrature elettroniche per porte blindate. I vantaggi sono diversi: innanzi tutto non c’è bisogno di chiavi, in quanto questi dispositivi si aprono con altri strumenti quali le card, i tastierini alfanumerici, il cellulare o tramite impronta digitale; in secondo luogo è possibile limitare l’accesso soltanto ad alcuni utenti (per esempio i componenti della famiglia) e addirittura a determinate fasce orarie. Se va via la corrente non c’è nulla da temere in quanto queste serrature sono sempre dotate di una batteria di emergenza che si attiva automaticamente in caso di mancanza di elettricità o altre anomalie. Specifichiamo che, al contrario di quelle con tastierino alfanumerico, le serrature basate sulla tecnologia wireless, e quindi funzionanti tramite telefono cellulare o altri apparecchi portatili, necessitano di una comunicazione criptata. Molti si chiedono se tale trasmissione dati via etere sia effettivamente sicura: la risposta è sì, a patto di scegliere un prodotto di alta qualità. In foto la serratura Smart di Stark, azionabile con card e tags o tramite Bluetooth con smartphone di ultima generazione. Funziona anche senza alcuna connessione internet.
Sostituire la serratura della porta blindata
Bisogna fare delle distinzioni. Se la porta blindata ha una serratura a cilindro e la chiave entra con difficoltà, oppure non gira nel modo corretto, può essere sufficiente cambiare soltanto il cilindro; se invece si ha una porta blindata a doppia mappa e si ritiene che non sia abbastanza sicura, è necessario sostituire l’intera serratura, magari installandone una a cilindro. Nel primo caso, chi ha una buona manualità e un minimo di esperienza può procedere in modo autonomo. Nel secondo, è utile sapere che esistono in commercio molte “scatole serratura” basate su determinati standard, di conseguenza non è difficile trovarne una adatta alla propria porta e che non richieda impegnativi lavori di adattamento. Il lavoro può essere affidato a un fabbro, che nel giro di 2 ore lo porta a termine senza rimuovere la porta e senza comprometterne l’estetica. In foto una serratura a cilindro europeo di Okey caratterizzata da un meccanismo monomandata che movimenta 4 chiavistelli mobili cilindrici e 2 ganasce rotanti al centro.